giovedì 23 ottobre 2008

Scuola: Manifestazioni e scioperi ATTO 1


Giorni di scioperi e occupazioni tra gli studenti delle scuole superiori e gli Atenei delle piu grande Uni d'Italia! E' giusto il motivo di scioperare con quel disegno di legge del ministro Gelmini. In verità piu che un disegno è un orrore (tagli ai fondi e al personale docente). Scioperare e manifestare è un diritto democratico che oramai da quasi cento anni in italia è possibile (ricordiamo nei primi anni del '900 il diritto allo scopero dei lavoratori del governo Giolitti) e soprattuto farlo per giusti motivi, a differenza di come accade qui a Caserta ma non solo. Infatti molti dei studenti liceali intervistati non sanno perchè scioperano e non sanno chi sia la Gelmini (un Gelato???) e nemmeno come si debba scrivere (vedi foto). Ora vi lascio ad un articolo che deve far ragionare a chi ha ancora la testa fra le nuvole (e ce ne sono ancora parecchie) Ringrazio Sara per avermi passato questo intervento...Buona lettura!
L'IPOTESI DI CALAMANDREI
 
Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell'Associazione a difesa della scuola nazionale (Adsn), a Roma l'11 febbraio 1950.
 

Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuole fare la marcia su Roma e trasformare l'aula in alloggiamento per manipoli; ma vuole istituire, senza parere, una larvata dittatura.
Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di stato hanno il difetto di essere imparziali. C'è una certa resistenza; in quelle scuole c'è sempre, perfino sotto il fascismo c'è stata. Allora, il partito dominante segue un'altra strada (è tutta un'ipotesi teorica, intendiamoci). Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perchè in fondo sono migliori si dice di quelle di stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A "quelle" scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Così la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. 
Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d'occhio i cuochi di questa bassa cucina. L'operazione si fa in tre modi: ve l'ho già detto: rovinare le scuole di stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico.
 
Pubblicato nella rivista Scuola democratica, 20 marzo 1950.


4 commenti:

Domenico Letizia ha detto...

perfettamente ciò che un vero liberale deve combattere, i soldi pubblici alle private? ma scherziamo! che schifo!
berlusconi mafioro e statalista e di anno in anno peggiora...

Andrea Cardinale ha detto...

Davvero un bel blog, complimenti!

Questo è il mio:
andrev91-sportblog.blogspot.com

Ti aspetto con i commenti!

Anonimo ha detto...

necessita di verificare:)

Anonimo ha detto...

imparato molto